Caratteristiche dello smalto semipermanente autolivellante

Caratteristiche dello smalto semipermanente autolivellante

Sono sempre più numerose le persone che desiderano avere una manicure curata e definita, pur mantenendo un aspetto naturale. Lo smalto semipermanente autolivellante, conosciuto proprio per la sua caratteristica di adattarsi perfettamente alla forma dell’unghia, può rivelarsi la formula vincente per avere mani curate per un lungo periodo.
Lo smalto semipermanente non presenta controindicazioni come trattamento in sè, al contrario, può trovare impiego anche in campo terapeutico per combattere la cattiva abitudine di “mangiarsi le unghie“. Le problematiche legate a questo trattamento estetico sono correlate all’utilizzo, ed all’abuso, della lima sulla lamina ungueale: una limatura troppo aggressiva, infatti, potrebbe indebolire eccessivamente l’unghia arrivando fino al sanguinamento della stessa.
Non sono presenti controindicazioni per l’utilizzo dello smalto semipermanente in gravidanza ed in allattamento, tuttavia, diversi medici, potrebbero preferire le unghie libere da ogni impedimento nel caso si renda necessario un controllo delle funzioni vitali o di altri parametri.

Smalto semipermanente autolivellante, cos’è

Lo smalto semipermanente autolivellante è una pittura per unghie che, a differenza dello smalto tradizionale, può garantire una manicure perfetta per almeno due settimane. Con questa tipologia di smalto, infatti, sarà possibile evitare le unghie sbeccate ed il colore rovinato come accade con la manicure classica.
L’applicazione dello smalto semipermanente autolivellante non è di complicata esecuzione, ma richiede alcune conoscenze in merito alle sue caratteristiche; la scelta migliore è sempre quella di rivolgersi ad un centro estetico specializzato in tale trattamento, con personale qualificato e preparato.

Smalto semipermanente autolivellante, come si applica

Per procedere con l’applicazione dello smalto semipermanente autolivellante, dopo la limatura delle unghie e la rimozione delle cuticole, sono necessari alcuni precisi strumenti:

  • un buffer
  • un primer per l’adesione sull’unghia,
  • una base,
  • uno smalto semipermanente autolivellante,
  • un top coat,
  • una lampada UV o LED,
  • uno sgrassante,
  • dei pads in microfibra.

Per iniziare con l’applicazione dello smalto è fondamentale opacizzare la lamina ungueale con il buffer apposito; successivamente, dopo aver rimosso la polvere che si crea con un pennellino asciutto, si può procedere con l’applicazione del primer.
Quando il prodotto sarà perfettamente asciutto è possibile proseguire con la stesura della base e farla polimerizzare nella lampada a LED o UV per 30 secondi. Ripetere il medesimo passaggio con lo smalto semipermanente autolivellante colorato e, se necessario, stendere una seconda passata. Per concludere è sufficiente applicare un top coat, in grado di sigillare perfettamente l’unghia e donare lucentezza alla nail art; dopo che quest’ultimo risulterà polimerizzato correttamente occorrerà eliminare lo strato di inibizione con i pad ed il cleanser.

Smalto semipermanente autolivellante, come rimuoverlo

Passato un determinato arco di tempo, sarà necessario procedere con la rimozione dello smalto semipermanente autolivellante. Per questa operazione esistono almeno due metodi di lavoro: il primo prevede l’utilizzo di una lima, mentre il secondo richiede l’ausilio di un solvente specifico per questa tipologia di smalto.
Considerata la delicatezza della lamina ungueale, spesso viene sconsigliato l’utilizzo totale della lima per la rimozione dello smalto: è possibile, però, eliminare una parte del lucido e del colore con una fresa o una lima delicata 180 grit, e procedere successivamente con l’impiego del solvente. Quest’ultimo dev’essere utilizzato attraverso degli impacchi sulle unghie e, dopo qualche minuto, sarà possibile eliminare i residui di smalto semipermanente autolivellante con l’utilizzo di un bastoncino in legno di arancio.