Perché investire negli agenti commerciali nonostante la crisi

Perché investire negli agenti commerciali nonostante la crisi

In un momento di grande incertezza come questo, in cui gli aumenti di gas e luce stanno creando grandi difficoltà per le imprese, gli imprenditori potrebbero essere portati a fare dei tagli di personale e rinunciare agli agenti commerciali. Senza dubbio sarebbe un grave errore, la ricerca agenti resta fondamentale perché è la prima fonte di introiti in Italia per le aziende.

Gli agenti generano il 70% del pil italiano

A dirlo è anche una indagine di USARCI, che spiega come il 70% del Pil italiano è dato dagli agenti di commercio. Sono i venditori infatti che reggono il Paese, non certo l’e-commerce come si tende a credere, che invece genera Pil per circa il 20%. Così oggi le aziende che hanno deciso nonostante i rincari di investire ancora sui venditori commerciali, sono quelle che continuano a crescere nel fatturato. Non bisogna mai dimenticare, infatti, che l’agente di commercio resta importante perché, qualunque sia il suo settore di mercato, stringe di persona contatti coi clienti. Questo lo fanno attraverso una una mirata attività di promozione lavorando per il piazzamento del prodotto o servizio e costruendo una rete vendita consolidata. Rinunciare agli agenti di vendita solo perché i costi della nostra impresa sono aumentati è uno sbaglio, semmai pensiamo a come ottimizzare i costi degli agenti commerciali, come per esempio quelli di trasferta.

La rete commerciale non serve solo a vendere

A proposito potremmo per esempio pianificare nel dettaglio le trasferte dai clienti per tempo per avere tariffe migliori, oppure introdurre maggiore flessibilità al momento della pianificazione e della prenotazione (scegliere per esempio alberghi leggermente più decentrati per tagliare i costi e via dicendo). Buona idea sarebbe anche quella di adottare soluzioni software realizzate appositamente per la gestione delle spese dei nostri rappresentanti. Così da ridurre il rischio di errori e sprechi di tempo relativi. Insomma, soluzioni si possono trovare. Certamente rinunciare all’agente di commercio è sbagliato. Come spiega anche questo articolo, la rete commerciale di fatto è fondamentale anche perché non serve solo a vendere. I rappresentanti conoscono bene il proprio mercato, visitano i clienti tutti i giorni, sanno le loro esigenze, controllano cosa fa la concorrenza, incontrano fornitori potenziali che hanno proposte diverse dal solito. La rete di vendita può rappresentare la prima fonte di miglioramento per un’azienda, proprio grazie al rapporto diretto che i venditori hanno coi clienti e il mercato. Una impresa che funziona bene, è una impresa che ha compreso che agenti e venditori devono far parte del team di sviluppo e innovazione. Gli agenti commerciali sanno infatti esprimere le necessità del mercato, possono collaudare i prodotti nelle condizioni più estreme, comprenderne le migliori modalità di utilizzo e spesso apportare modifiche significative.

L’agente di commercio nell’epoca del digitale

Oggi poi gli agenti di commercio non sono più i classici venditori porta a porta che una volta  si presentavano alle porte di casa con la valigetta in mano per vendere i prodotti aziendali. Sono votati sempre più alla comunicazione online, investono nella loro formazione e restano aggiornati nelle moderne tecniche di comunicazione. Nell’era del marketing digitale, l’agente di commercio ha dovuto necessariamente adattarsi a nuovi strumenti di comunicazione, gli stessi che usano i clienti. E’ sempre un venditore ma con tutta una serie di nuove abilità digitali: sa padroneggiare i social, usa alla perfezione computer e cellulari, è insomma un vero agente multitasking. E’ forse anche riduttivo parlare solo di agente di vendita, in quanto sempre di più la sua funzione è anche quella di esperto di comunicazione.