Cos’è e come chiedere un certificato del casellario giudiziale online

Cos'è e come chiedere un certificato del casellario giudiziale online

Sarà capitato sicuramente a tutti di sentir parlare almeno una volta del casellario giudiziale, un particolare documento che viene rilasciato dalla Procura della Repubblica.
Contrariamente a quanto si possa pensare, esistono ben quattro tipologie differenti di casellario giudiziale, ognuno dei quali contenente differenti informazioni che possono essere in possesso di informazioni più o meno utili a seconda delle proprie specifiche esigenze.
Tuttavia, prima di procedere, è bene cercare di capire cosa sia il casellario giudiziale e quale sia la sua effettiva utilità, così da comprendere pienamente l’importanza che tale documento riveste nella vita di tutti i giorni.
Oltre questa spiegazione, può rivelarsi utile anche cercare di capire come sia possibile richiederlo e quale sia l’iter da seguire per poter entrare in possesso di questa tipologia di documento.
E’ bene, quindi, analizzare la questione da un punto di vista più specifico e circoscritto, cercando di dare la risposta adeguata ad ogni tipo di quesito.

Che cos’é il casellario giudiziale?

Il casellario giudiziale è un particolare tipo di documento amministrativo che ha come scopo principale quello di riportare tutti quelli che sono i rapporti che ha una persona con la Giustizia.
Al suo interno, infatti, sono riportate tutte le condanne scontate con sentenza passata in giudicato, nonché le condanne attualmente pendenti. Questo documento si rivela essere di importanza fondamentale per differenti circostanze, come ad esempio in caso di una nuova assunzione, per poter effettuare la richiesta del permesso di soggiorno o anche per l’adozione o l’affidamento di minori.
Il casellario giudiziale, quindi, riporta se il soggetto in questione ha dei precedenti penali o se, all’atto della richiesta, ve ne siano alcuni in corso d’opera.
Come si è avuto modo di affermare in precedenza ci sono quattro tipologie differenti di casellario giudiziale, ognuno dei quali particolarmente utile per determinati casi specifici; è bene identificare quali siano questi documenti così da avere ben chiara la situazione.

Quali sono i casellari giudiziali e come si differenziano?

Quando si parla di casellario giudiziale si fa riferimento, nello specifico, a ben quattro tipologie differenti di questo documento.
Affinché la comprensione sia più semplice, è bene riassumerli tutti in maniera sintetica:

  • il certificato generale riporta la sintesi delle sentenze, le condanne passate in giudicato, eventuali provvedimenti irrevocabili sia in ambito civile che in ambito penale o amministrativo;
  • certificato penale meglio conosciuto come ”fedina penale” riporta tutte le condanne penali definitive;
  • certificato civile riporta tutti i dati inerenti le capacità personali, quali ad esempio interdizione giudiziale, provvedimenti sulla perdita, inabilitazione e via discorrendo;
  • certificato dei carichi pendenti che riporta i procedimenti penali che sono ancora a carico del soggetto in questione.

Una volta comprese le differenze che intercorrono tra i vari certificati, può essere utile cercare di capire quali siano le modalità corrette per richiederlo.

Come richiedere il casellario giudiziale

Per richiedere un certificato del casellario giudiziale restando a casa è possibile seguire differenti strade: la prima è quella di recarsi personalmente presso la Procura della Repubblica di competenza territoriale per poter ottenere il certificato di proprio interesse.
Tuttavia, da un punto di vista giurisprudenziale, ci sono una serie di circostanze da tenere in considerazione: nel caso di minore età, infatti, il certificato può essere richiesto solo da colui il quale eserciti la patria potestà; per gli interdetti la domanda deve essere presentata dal tutore; i detenuti, invece, possono fare richiesta al Direttore dell’Istituto Penitenziario ove stanno scontando la pena per poter richiedere la consultazione di questo documento.
Il casellario giudiziale ha una durata complessiva di 6 mesi come tutti i documenti rilasciati dalla Pubblica Amministrazione, di qualsiasi natura essi siano.
Nel caso di patrocinio gratuito o assistenza sociale obbligatoria l’erogazione è a spese dello Stato.