Cannabis, Canapa e convulsioni febbrili nel bambino

Cannabis, Canapa e convulsioni febbrili nel bambino

Lo sapevate che da secoli la canapa viene usata per la cura di diverse malattie negli anziani e nei bambini? Pare che il suo utilizzo risalga addirittura all’epoca degli egizi, era infatti uso comune che agli anziani e ai bambini venissero dati dei semini da masticare quando erano malati o particolarmente fragili. Questo uso è rimasto nella memoria di diverse culture del nord Africa dove, ancora oggi, si conoscono le proprietà benefiche di questo seme. Questo semino magico che doveva essere masticato per ore e che rendeva sereno il bambino e vigile il vecchio era il nostro seme di canapa sativa.

La canapa sativa è infatti una delle poche fonti alimentari di acido linolenico, dalle importanti proprietà antinfiammatorie. L’acido linolenico svolge un ruolo importante nel mantenimento in salute delle membrane cellulari e in particolar modo delle cellule neuronali. Uno studio condotto nel 2005 dall’università di Saskatchewan, in Canada ha dimostrato che il TCH e il CDB contenute nei semi della canapa sativa e nelle foglie di cannibis, estratte attraverso particolari lavorazioni, non creano danni al cervello al contrario favoriscono lo sviluppo di nuove cellule nell’ippocampo, quella parte del cervello che è responsabile della codifica della memoria, nel consolidamento dell’apprendimento e della memoria spaziale. Ma torniamo indietro di un passo:

Che cosa sono TCH e CDB e dove posso trovarli?

Ed eccoci qui alla domanda chiave di questo argomento. Che cosa sono i TCH e CDB? Per chi non conoscesse queste sigle, il CBD (cannabidiolo) e il THC (delta-9-tetraidrocannabinolo) sono i due cannabinoidi principali della pianta di cannabis, ma hanno effetti diversi sul corpo umano. Si tratta di sostanze chimiche di origine naturale che hanno la capacità di interagire con i ricettori del sistema endocannabinoide. Pur avendo una composizione molecolare simile THC e CBD presentano però sostanziali differenze. Il primo si lega principalmente ai recettori presenti nelle cellule nervose e ha anche effetti psicoattivi (il tipico effetto sballo), mentre il secondo si unisce ai sistemi periferici e non mostra conseguenze psicotrope. Sono diverse anche le proprietà medicinali tra le due sostanze.

Il THC è considerato, in generale, il cannabinoide più importante dal punto di vista terapeutico. I suoi utilizzi comprendono il trattamento dei disturbi legati alle malattie dell’occhio, la sclerosi multipla, il cancro e la sindrome di Tourette. Inoltre, questo principio attivo della cannabis si è rivelato molto efficace come analgesico, antiossidante, antinfiammatorio, antiemetico ed euforizzante. Mentre per il CBD alcuni studi hanno indicato una valida applicazione nei trattamenti dell’ansia, convulsioni, infiammazioni e spasmi. Inoltre, il principio attivo ha dimostrato proprietà antiossidanti e analgesiche che hanno trovato impiego nei disturbi legati al Parkinson, all’Alzheimer, fino all’artrite e ai disturbi del sonno e nei fenomeni convulsivi.

Oggi il CBD è considerato uno dei principali componenti terapeutici della cannabis e le sue future applicazioni in campo medico lasciano grandi speranze. Per sintetizzare il TCH è quella sostanza che ha un effetto psicotropo che in elevate quantità non è consentito dalla legge, mentre il CBD è la sostanza che produce gli effetti benefici nell’organismo umano. La percentuale di TCH legale in Italia è del 0,2% (legge 242 del 2006) con una tolleranza fino al 0,6% per i coltivatori. La cannabis e tutte le varietà ricreative, ad alto THC, contengono mediamente meno dell’1% di CBD, come vedete molto lontane dal valore legale. Per questo dal 2006 sono state introdotte, legalizzate le varietà di cannabis con bassa percentuale di TCH e alto valore CBD, la cosidetta erba legale, da cui derivano numerosi composti tra cui oli, farine e altri prodotti totalmente legali e innocui.

L’uso dell’Olio di canapa da spremitura a freddo o olio cdb nei bambini?

Sotto controllo medico è possibile somministrare piccole dosi di olio di canapa da spremitura a freddo o olio CBD anche ai bambini. È stato dimostrato infatti che un uso sotto controllo medico di olio di canapa da spremitura a freddo o olio CBD può contrastare le crisi epilettiche e le convulsioni febbrili. Diversi studi presentati durante il 69º incontro annuale dell’American Epilepsy Society, svolto a Filadelfia, hanno dimostrato come il CBD sia in grado di aiutare i bambini che soffrono di crisi convulsive. Anche in Italia è possibile rivolgersi alle cure di un pediatra per valutare la possibilità di dare l’olio di canapa a basso contenuto di TCH o l’olio CBD al vostro bambino.

Dove posso comprare l’olio di canapa da spremitura a freddo e olio cbd?

Potrai trovare l’olio di canapa da spremitura a freddo o l’olio CBD nei negozi specializzati, nelle erboristerie o nelle farmacie particolarmente fornite. Nel caso in cui il vostro bambino soffra di convulsioni febbrili o epilessia, consultatevi con il vostro medico pediatra per ricevere le giuste indicazioni sui tempi e dosaggio consentito. Se stai cercando un negozio serio e affidabile con cui confrontarti per le tue esigenze, se hai bisogno di un parere o un consiglio per te o la tua famiglia, se desideri trovare la migliore cannabis a Roma ci trovi al link https://www.justmary.fun/. Non esitare a contattarci.