Impianti zigomatici: cosa devi sapere e perché potrebbero essere adatti a te

Impianti zigomatici: cosa devi sapere e perché potrebbero essere adatti a te

L’odontoiatria e la chirurgia applicata all’odontoiatria hanno fatto passi da gigante negli ultimi 20 anni. Questo non solo grazie alla competenza sempre più specialistica dei medici odontoiatri ma anche grazie alle tecnologie applicate alle cure dentali.

Quante volte avrai sentito che non è possibile mettere degli impianti nel caso di mancanza di osso?

Oggi la situazione è cambiata radicalmente e ti spieghiamo come mai…

Che cos’è un impianto zigomatico?

Un impianto dentale zigomatico è una tecnica chirurgica utilizzato per sostituire i denti nel caso in cui ci sia fragilità o scarsità di osso mascellare. L’impianto zigomatico è costituito da una vite in titanio che viene avvitata nell’osso zigomatico del paziente.

L’osso zigomatico, a differenza dell’osso mascellare, non viene riassorbito e mantiene la sua compattezza. Questo ci permette di sostenere la vite in titanio sulla quale verrà agganciata la protesi fissa.

Perché si ricorre all’uso degli impianti zigomatici

I motivi riguardano, come si è detto, la fragilità dell’osso mascellare sul quale diventa impossibile (o molto difficile) ancorare gli impianti dentali tradizionali. Questo avviene perché l’osso mascellare può presentare di “difetti” come:

  1. Presenza di cavità ossee naturali che causerebbero l’instabilità dell’impianto.
  2. Qualità dell’osso piuttosto scarsa che non riesce a ancorare solidamente gli impianti
  3. Quantità non sufficiente di osso per l’inserimento dell’impianto

Se ti è stato detto che non puoi ricorrere agli impianti tradizionali per mancanza di osso o per l’impossibilità di fare una ricostruzione ossea la soluzione ideale potrebbe essere quella di ricorrere agli impianti zigomatici.

Quali sono i vantaggi di ricorrere agli impianti zigomatici?

L’applicazione di impianti zigomatici, che sono impianti di tipo non tradizionale, permette di superare un gran numero di problemi. Ce lo spiega molto chiaramente il Professor Livio Gallottini in un suo recente articolo proprio su questo argomento:

  1. Applicando 4 o al massimo 6 impianti restituendo al paziente l’intera arcata superiore
  2. Tempi di trattamento più brevi (minor numero di visite);
  3. Assenza di ricostruzione ossea
  4. Applicazione di una protesi fissa totale a carico immediato
  5. Minore invasività dell’intervento chirurgico
  6. Guarigione più rapida
  7. Predicibilità del successo dell’intervento più alta
  8. Intervento completamente indolore (importantissima aspettativa di molti pazienti)

Tutti questi, come potrà comprendere il lettore, sono vantaggi notevoli sia dal punto di vista del tempo risparmiato sia dal punto di vista del successo clinico.

Chi può ricorrere ad un impianto di tipo zigomatico?

Normalmente è l’odontoiatra a stabilire se ci sono le condizioni mediche per ricorrere a questo genere di impianti. Prima di tutto è necessario valutare le condizioni di salute del paziente. Questo infatti deve essere in grado di sopportare l’intervento di odontoiatria chirurgica.

Per valutare lo stato di salute è necessario effettuare dei controlli pre-operatori:

  • Esami radiografici
  • Analisi del sangue
  • Stato di salute cardiologica
  • Malattie metaboliche e diabete
  • Valutazione di eventuali allergie
  • Controllo dello stato delle ossa degli zigomi
  • Controllo della presenza di sinusiti

Senza questi controlli preliminari e senza un adeguato percorso diagnostico non sarà possibile programmare l’intervento.

Dove è possibile ricevere questo genere di impianti dentali zigomatici?

Trattandosi di impianti non tradizionali è necessario apprendere delle tecniche specialistiche.

I medici che eseguono questo genere di impianti sono “altamente specializzati”, esattamente come l’équipe medica del Professor Gallottini.

I pazienti devono essere assolutamente immobili durante l’applicazione degli impianti.

Lo specialista deve prevedere una progettazione pre-operatorie minuziosa.

Riguardo a quest’ultimo punto si deve ricorrere a tecnologie innovative, radiografie tridimensionali in grado di aiutare il medico a posizionare con precisione gli impianti.

E se ho paura del dentista?

Quando si ha paura del dentista, … beh… nessuna paura! In questo caso si può ricorrere alla sedazione endovenosa profonda o all’anestesia generale, quindi essere addormentati e risvegliarsi senza dover ricordare nulla dell’intervento.

L’anestesia generale (più comunemente chiamata anestesia totale) è spesso richiesta dai pazienti fobici che non vogliono sentire e ricordare alcunché dell’intervento di chirurgia dentale.