Guida a tutte le classificazioni dei vini in Italia

Guida a tutte le classificazioni dei vini in Italia

Attualmente esistono due sistemi di denominazione e classificazione dei vini, una italiana e una europea, ognuna con le rispettive sigle. La prima è stata introdotta nel 1992 con la Legge 164 ed è sicuramente più restrittiva. La seconda, introdotta nel 2008 con il Regolamento CE 479 con lo scopo di semplificare e in qualche modo appiattire il criterio di denominazione dei vini che in altri paesi dell’Unione Europea non era altrettanto articolato. L’Italia recepisce con il DL 61/2010 le normative europee mantenendo però le sue denominazioni facendole rientrare in quelle previste dalla Comunità Europea.
Cerchiamo, con questo articolo,di fare un pò di chiarezza.

 

Denominazioni utilizzate nella Comunità Europea per la classificazione dei vini

Il regolamento CE 479 del 2008, sostanzialmente ha individuato due macro categorie di vini dividendoli tra Vini con denominazione di origine e vini senza denominazione di origine e creando una classificazione che prevede quanto segue.

Vini con Denominazione Origine

  • DOP Denominazione Origine Protetta che identifica prodotti con particolari caratteristiche di un determinato territorio.
  • IGP Indicazione Origine Protetta classificazione meno restrittiva rispetto a DOP e che richiede una percentuale non inferiore al 85% di prodotto di una determinata zona geografica di produzione.

Vini senza Denominazione Origine

  • Vini Varietali e cioè senza denominazione di origine ma prodotto con almeno l’85% con uve dello stesso tipo di vitigno
  • Vini Generici senza vincoli di territorialità e tipologia di uve.

 

Le particolarità Italiane

In Italia le denominazioni esistenti prima di questa regolamentazione Europea del 2008, continuano ad essere utilizzate e classificano ulteriormente la produzione vitivinicola rientrando però nella classificazione prevista dalla Unione, nel seguente modo:

Vini DOP

  • DOCG Denominazione Origine Controllata Garantita rappresenta il vertice della qualità vitivinicola del nostro paese. Definisce in maniera molto accurata la zona di provenienza di un determinato vino assicurandone quindi le caratteristiche organolettiche tipiche in base a procedimenti di verifica rigorosi. Solamente vini classificati DOC da almeno 5 anni, possono aspirare a diventare DOCG. Un esempio potrebbe essere il Ramandolo Friulano o il Nobile di Montepulciano.
  • DOC Denominazione Origine Controllata prevede la stessa logica di geolocalizzazione della produzione di un vino, seppur con minor definizione. Identifica quindi un vino tipico di una determinata zona come ad esempio il Traminer Aromatico, la Ribolla Gialla o il tradizionalissimo Friulano Refosco dal Peduncolo Rosso.

Vini IGP

  • IGT Indicazione Origine Tipica ha suggerito le caratteristiche introdotte poi con la denominazione IGP nella quale è rientrata con il Regolamento Europeo del 2008.

Vini senza denominazione di origine (varietali e generici)

  • VDT Vini da tavola soggetti unicamente a direttive di tipo igienico sanitarie e senza indicazioni geografiche di provenienza. Vini quindi qualitativamente inferiori o comunque senza particolarità distintive.

Da segnalare tre ulteriore denominazioni utilizzate per i vini DOCG e DOC e che sono Classico che indica la tradizionalità del vino in una determinata zona, Riserva a indicare limiti minimi di invecchiamento e Superiore per i vini che grazie a criteri di produzione più rigorosi, ottengono una gradazione maggiore rispetto a vini dello stesso uvaggio.

 

Come leggere l’etichetta di un vino

L’etichetta del vino riporta tutte le informazioni del prodotto e, saperle interpretare, aiuta a scegliere quello più adatto alle proprie esigenze. Le indicazioni obbligatorie sono sicuramente la denominazione, l’anno di produzione, il nome dell’azienda imbottigliatrice, la gradazione alcolica, il luogo di produzione, il lotto e l’eventuale presenza di solfiti. Per quanto riguarda invece le diciture IGT, DOC e DOCG, possono essere scritte sia come sigla, sia in forma estesa. Eccetto i vini liquorosi, gli spumanti e i vini frizzanti, in caso di DOC e DOCG è obbligatorio indicare anche l’anno in cui si è verificata la vendemmia.

Per una panoramica di vini Friulani di qualità, a Denominazione Origine Protetta è sufficiente visitare il sito di Villa Vitas. L”azienda vinicola sita nel borgo feudale di Strassolo,fondata nel 1937 da Romano Vitas, A partir da allora, la sua famiglia e i suoi posteri hanno portato avanti con orgoglio la produzione vitivinicola e dato vita a una raffinata struttura ricettiva all’interno di una villa settecentesca.