Formalizzazione e standardizzazione: 2 parole chiave nel franchising

Formalizzazione e standardizzazione: 2 parole chiave nel franchising

La caratteristica che spiega il successo dei modelli di franchising nel mondo è la loro replicabilità. Pensa al McDonald’s: il funzionamento del business e gli standard di qualità garantiti sono gli stessi che tu vada in un punto vendita della catena a Milano, oppure che tu sia a Berlino o a Londra.  La replicabilità del modello favorisce la crescita della Rete. Gli standard creati dal franchisor consentono infatti agli affiliati di aprire un punto vendita limitando i rischi e avendo una piccola garanzia di successo.

Se la replicabilità è il traguardo, sono due le strade che consentono di raggiungerlo: la prima si chiama formalizzazione dei processi di lavoro, mentre la seconda è la standardizzazione. Ti racconto cosa sono questi processi e qual è la loro differenza.

Formalizza i tuoi processi di lavoro, disegnandoli

La formalizzazione dei processi di lavoro serve, innanzitutto, a te internamente, per rendere il flusso di lavoro comprensibile a tutti i tuoi collaboratori. E soprattutto per migliorare la tua organizzazione: con dei processi di lavoro formalizzati infatti puoi scovare in modo immediato le cose che non funzionano e cambiarle in corsa.

Per formalizzare i tuoi processi di lavoro ci sono quattro fasi che devi seguire:

  1. Disegna il tuo processo di lavoro. Mappa come funziona la tua organizzazione: dalla fornitura della materia prima fino alla vendita dei tuoi prodotti o dei tuoi servizi;
  2. Dopo averlo disegnato, riportalo nero su bianco. Descrivi in poche parole ogni fase del processo;
  3. Semplificalo. Crea degli schemi per semplificare al massimo il processo. Semplificarlo ti aiuterà a creare degli standard;
  4. Focalizzati. Individua le aree più delicate della tua attività e concentrati su eventuali errori che comportano inefficienze e perdite di tempo.

La strada spianata verso la standardizzazione

Se la formalizzazione è il test, c’è standardizzazione quando la tua macchina operativa avrà superato brillantemente la fase di sperimentazione. Ciò significa che il tuo modello ha dimostrato di poter funzionare anche in contesti diversi da quello di origine.

Immagina di voler aprire un punto vendita franchising della tua gelateria a Londra. Provi diverse strada per standardizzare i processi senza  perdere qualità. All’inizio molto probabilmente penserai di poter seguire personalmente la lavorazione nei punti vendita, ma presto ti renderai conto che questo modello non è replicabile: in fondo, non hai il dono dell’ubiquità! Allora provi altre strade: creare dei laboratori direttamente su Londra, con il rischio di perdere qualità nel processo, oppure accentrare la produzione di semilavorati e demandare agli affiliati solo la fase più “semplice” del processo, ovvero la mantecazione.

Una volta trovate la strada tra queste che ti offre vantaggi in termini di costi e di garanzia della qualità del prodotto, creerai uno standard.  Uno standard diventa la base della replicabilità del modello poiché hai creato un processo di lavoro sperimentato e ottimizzato nel tempo tanto da non presentare difetti.

Questo standard che hai creato va a costituire poi il know how (altra parola chiave del  franchising): ovvero, quel complesso di esperienze e tecniche, non brevettate, che permettono il raggiungimento di determinati scopi aziendali. 

Il know how in un franchising viene trasmesso poi ai tuoi franchisee con due strumenti: il manuale operativo, ovvero un testo che racconta nei dettagli il tuo processo di lavoro, e la formazione che devi garantire ai tuoi affiliati. La trasmissione del know how è alla base della costruzione della tua rete di franchising ed è obbligatoria per legge.

Mai smettere di migliorarsi

Come spiega Davide D’Andrea Ricchi fondatore di Sviluppo Franchising e autore del libro Let’s franchise, anche il processo di standardizzazione migliore deve essere sottoposto a un’analisi costante per apportare eventuali miglioramenti o sostituire gli strumenti usati con altri più avanzati. Ci sono tre obiettivi da raggiungere che ti aiuteranno ad orientarti: la riduzione dei costi, il miglioramento della produttività e l’introduzione di nuove tecnologie.