Pterostilbene vs Resveratrolo: cosa sono e perché inserirli nella dieta alimentare

Il resveratrolo ed il pterostilbene sono dei polifenoli, elementi cioè composti dalle interessanti proprietà antiossidanti naturali, antinfiammatorie, antibatteriche e anticancerogene, contenuti in molte varietà di frutta e verdura. Oltre a queste proprietà si aggiunge anche quella antiaterogena, ci difendono cioè da arteriosclerosi e malattie correlate.

I polifenoli sono delle sostanze naturali note per la loro azione benefica sul corpo umano (vengono indicati anche come vitamina P). Essi sono prodotti naturalmente dal metabolismo secondario delle piante per le quali svolgono azioni differenti: difesa dagli animali erbivori e dai patogeni, barriera contro l’invasione microbica, attrattori per le api, inibitori di crescita per le piante competitor. In termini chimici i polifenoli si presentano come molecole composte da più cicli fenolici condensati e si distinguono in tre diverse classi: fenoli semplici, flavonoidi, tannini. Introdurre i polifenoli nella dieta alimentare umana è ovviamente consigliato proprio in virtù delle caratteristiche positive che essi hanno. Come detto, possono essere trovati all’interno di resveratrolo e pterostilbene.

Per assumere i polifenoli basterà introdurre nella dieta alimentare cibi freschi di stagione, utilizzare erbe aromatiche al posto del sale e del pepe, preferire l’olio extravergine e la verdura cruda, cuocere al vapore, integrare la dieta con frutta secca.

Vediamo nello specifico quali sono gli effetti benefici del resveratrolo e dello pterostilbene.

Resveratrolo

Enzima prodotto dalle piante come difesa contro l’attacco di funghi e batteri, il resveratrolo (RSV) è una molecola polifenolica dalla potente azione antiossidante, cardioprotettiva, antibatterica, neuroprotettiva, antinfiammatoria, antivirale, antifibrotica, ipocolesterolemizzante e anticancerogena, in grado di:

  • contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi;
  • proteggere le cellule dallo stress ossidativo;
  • rallentare il processo di invecchiamento cellulare;
  • rafforzare il sistema immunitario;
  • prevenire l’insorgenza di malattie cardiovascolari e polmonari;
  • migliorare l’elasticità di vene e capillari;
  • abbassare i livelli di colesterolo nel sangue;
  • combattere le infiammazioni;
  • contrastare l’obesità;
  • prevenire il cancro.

Il resveratrolo si trova in molti alimenti, tra cui:

  • noci;
  • arachidi;
  • pinoli;
  • more;
  • mirtilli;
  • ostriche;
  • uva e i suoi derivati, come il mosto e il vino;

È disponibile anche in forma di integratore alimentare, ottenuto dall’essicazione della buccia e dei semi dell’uva rossa.

Pterostilbene

Nei mirtilli e nell’uva si trova lo pterostilbene (PSB), un polifenolo appartenente alla stessa famiglia del resveratrolo, molto importante per le sue proprietà antinfiammatorie, neuroprotettive, antidiabetiche, antidislipidemiche e antiaterosclerotiche.

A differenza del resveratrolo, lo pterostilbene ha i seguenti vantaggi:

  • è più biodisponibile;
  • viene assorbito più facilmente: assorbimento cellulare da 2 a 4 volte superiore a quello del resveratrolo;
  • viene eliminato dall’organismo meno rapidamente: l’emivita dello pterostilbene è di circa sette volte superiore a quella del resveratrolo.

Numerosi studi clinici dimostrano, infatti, che a dosi equivalenti, lo pterostilbene rispetto al resveratrolo sia un modulatore di gran lunga più potente dello stress cellulare.

Lo pterostilbene svolge azioni benefiche sul metabolismo lipidico, con effetti antilipogenici, antiobesità e ipocolesterolemizzanti. È usato come alimento funzionale nelle diete ipocaloriche per favorire una sana e graduale perdita di peso. È altresì efficace nella regolazione del ciclo sonno veglia e nel trattamento delle disfunzioni ormonali, come ad esempio l’iperprolattinemia.

Inoltre, aiuta a:

  • migliorare la circolazione sanguigna;
  • normalizzare la pressione diastolica e sistolica;
  • migliorare la concentrazione;
  • potenziare la memoria nel breve e lungo termine;
  • alleviare lo stress e i disturbi d’ansia;
  • migliorare i livelli glicemici;
  • favorire un migliore metabolismo dei carboidrati;
  • favorire un aumento della massa muscolare;
  • proteggere il fegato;
  • proteggere le cellule della cornea dal danno ossidativo.

Lo pterostilbene riesce facilmente ad attraversare la barriera ematoencefalica, contribuendo a migliorare la funzione cognitiva e prevenire i disturbi causati dallo stress ossidativo, come ad esempio il morbo di Alzheimer.