Come nascono i bicchieri di vetro: storia e curiosità

Come nascono i bicchieri di vetro: storia e curiosità

Ogni giorno, che siamo a casa, nella mensa aziendale, ospiti di amici o in qualsiasi altro luogo, pubblico o privato, per bere utilizziamo i bicchieri. Prevalentemente usiamo i bicchieri di vetro, anche se nel corso degli ultimi decenni ci sono stati periodi in cui si è insistito sulla convenienza di quelli in plastica (specialmente quelli usa e getta). Oggi il trend è quello orientato all’evitare l’inquinamento prodotto dalla plastica e torna forte l’esigenza di affidarsi ai bicchieri di vetro. Questo semplice accessorio d’uso quotidiano, però, non è sempre stato presente nella vita dell’uomo, tanto che in passato per bere si sono utilizzati diversi sistemi.

L’origine dei bicchieri di vetro

Gli uomini e le donne della preistoria facevano di ciò che la natura metteva loro a disposizione la soluzione di molte delle loro esigenze. Fu così che per bere si utilizzavano i corni degli animali. Dopo averli scavati li impiegavano per versarvi dentro le varie bevande e dissetarsi. La nascita dei primi calici in vetro la si deve ai fenici che furono in grado di produrre, anche in grande numero, i bicchieri in vetro trasparente così come siamo abituati a conoscerli oggi.

I primi modelli erano, ovviamente, più semplici e costituiti solamente da coppe di forma sferica (o semisferica) senza decorazioni. Con il tempo si iniziarono a sviluppare i calici con lo stelo e ad arricchire i bicchieri di vetro di tutta una serie di decorazioni capaci di impreziosire non solo il valore del singolo bicchiere, ma anche di esaltare l’abilità artigiana di chi li aveva realizzati.

Fu così che nel corso dei secoli le decorazioni dei bicchieri di vetro si affinano e rispecchiano anche l’andamento dei periodi storici. Con la caduta dell’impero romano, per esempio, la ricchezza delle decorazioni si riduce al minimo e successivamente si investe poco su questo tipo di tecnica. Sia perché era difficile reperire le materie prima, ma soprattutto perché i bicchieri di vetro erano utilizzati esclusivamente dai nobili e dai ricchi e la richiesta, quindi, non era così elevata. La plebe e i servi, infatti, continuavano a utilizzare ciotole in terracotta per le loro esigenze quotidiane.

Fu intorno al 1500 che esplose una vera e propria arte vetraia con i maestri artigiani veneziani che realizzarono prodotti di elevato valore estetico. Tanto che le richieste di bicchieri di vetro arrivavano anche dai Paesi esteri. In questo periodo i bicchieri venivano realizzati con steli sottili e ricchi di decorazioni, utilizzando non solo il vetro vero e proprio, ma anche il cristallo. L’uso di questi bicchieri divenne ben presto simbolo del livello sociale e, parallelamente, anche veri e propri elementi d’arredo da mostrare e ostentare.

Le diverse tipologie di bicchieri di vetro

Con il perfezionamento delle tecniche e la diffusione dei macchinari per la stampa e la produzione in serie, i bicchieri di vetro si sono diffusi in tutto il mondo. Tanto che oggi ne esistono diversi tipi a seconda della bevanda che si deve sorseggiare.

Il calice a tulipano

Uno dei più diffusi bicchieri di vino è il cosiddetto calice a tulipano, realizzato proprio sulle forme del petalo di questo fiore. È il classico calice con lo stelo lungo e la coppa allungata ed è il bicchiere utilizzato per gustare e sorseggiare i vini bianchi.

I balloon

Prendono questo nome i calici per i vini rossi e sono quelli nei quali la coppa del bicchiere è più tondeggiante e capace di esaltare i vini più strutturati. Si distinguono in piccoli balloon, per i vini rosati, e grand balloon, per i rossi corposi più invecchiati.

I flute

Un’altra tipologia di bicchieri di vetro è quella denominata flute ed è propriamente il calice per gli spumanti e gli champagne. Anche in questo caso esistono diverse forme e tipologie in base alle bollicine da sorseggiare.